SI ASCIUGHINO LE LACRIME ALLA TERRA

Apr 21, 2017 | NEWS

di Rocco Tiso.

“Niente nasce dal niente e chi lo sostiene mente”… forse è una mezza verità la bugia che viene dal niente. Eppure anche noi siamo figli del niente, ma siamo, e se siamo ci siamo. Siamo noi, non ci sbagliamo. Così piano e molto piano è cresciuto l’albero del niente, ma non c’era niente, eravamo alcuni, ma al momento opportuno non c’era nessuno. I tanti che erano presenti quando noi eravamo assenti cosa hanno dato alla terra? Purtroppo ancora niente.

“Al capezzale della terra” poco meno di 25 anni fa, erano in 154 i paesi che erano a Rio de Janeiro e che si accordarono sottoscrivendo “La convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici”(UNFCCC) – obiettivo – “il raggiungimento entro fine secolo della stabilizzazione delle concentrazioni di gas serra nell’atmosfera rispetto al precedente decennio (1990)”. Dal 1994 in poi è stata tutta una conferenza, tant’è che dalla Conferenza delle Parti, dalla COP 1 di Berlino, dalla COP 3 protocollo di Kioto e dlla Cop 13 “Road Map” di Bali (trasferire tecnologie innovative dai paesi più ricchi e quelli emergenti con cospicui finanziamenti per salvaguardare la natura) non è arrivato ancora niente!!

A Parigi un impegno solenne per salvare la terra dal surriscaldamento e dalla desertificazione contenendo, sotto il 2% fino ad un massimo del 1,5%, i gradi centigradi fino al 2020”. Stesso brodo in salsa verde nelle 20 precedenti conferenze?

Anche se l’intesa c’è, e a primo acchito emerge una chiara e forte responsabilità di molti dei paesi firmatari, non è detto che le emissioni di CO2 vengano effettivamente contenute. L’articolato infatti non prevede meccanismi “autonomi” di controllo, ma si affida alla buona volontà dei singoli Stati. Insomma, tutto “fumus” e pochi o nessun impegno concreto e vincolante.
Di questi dettagli della maratona non hanno avuto modo di parlarne sotto la torre Eiffel. Si è infatti deciso di raccontare alle vittime che calpestano il pianeta terra che qualcuno prima o poi farà qualcosa.
Resta integro quindi il dubbio che a pagare con la vita siano i soliti nullatenenti. I pirati dell’ambiente, pur sapendo i loro nomi, restano liberi di scaricare rifiuti atomici in mare e di sotterrare quelli tossici nel giardino di casa nostra.

La Terra soffre dal modo in cui viene considerata dai suoi figli prediletti. La Terra piange e subisce l’operato dell’uomo che sta destabilizzano l’armonia del creato. Tutto questo viene chiamato progresso, ma è un palese “regresso”.

Il pianeta è aggredito, cementato e inquinato. Fino a quanto la Terra soffrirà senza reagire energicamente?

Gli scienziati dicono che tra vent’anni non vedremo più le splendide stelle e gli astri poiché una cappa li separerà dalla nostra vista. I fiori, pur restando belli, hanno perso in gran parte il loro profumi e i frutti sono insapori poiché maturano nelle celle frigorifere.

Terra, Terra che fosti creata per avere i tuoi cicli, le tue ere…
Ora ci sono solo mutazioni che avanzano. In pochi vedono le tue lacrime, pochi comprendono la saggezza degli alberi secolari, la freschezza dei limpidi torrenti, l’imponenza delle montagne innevate Perdonaci quindi, perdona noi uomini che non smettiamo mai di comportarci come figli ingrati.

La Terra avverte:
“Correte ai ripari, poiché se muoio non lo farò da sola. Moriremo insieme. Mi siete tanto cari. Senza di voi non posso esistere e senza di me voi nemmeno.”

Perdonaci madre buona. Illumina gli onesti. Raccogli le lacrime di chi soffre. Conservale nello scrigno eterno e che niente vada perduto. Noi combatteremo anche per gli stupidi, per chi non ha capito niente e per chi crede ancora di essere il più furbo. Tu intanto preparati all’abbraccio e metti il tuo vestito bello. Quello che indossavi nel giorno della festa”.