SIAMO FIGLI DELL’IGNORANZA … La Costituzione Europea … (A.M.I.CO)

Mag 13, 2019 | Dalla Confeuro

Agli inizi del nuovo secolo era familiare il tintinnio di manette – “din din” – per tutte le orecchie, come i rumori dei giorni nostri, che si differenziano perché provocati dallo sfregare delle Berette – M/12 e Taser. Dopo aver superato il bagno di retorica per i 150 anni dall’unificazione, dopo essere scampati alle crisi post 2001, dopo aver portato a casa la pelle dal berlusconismo e dal nanismo renziano, pur essendo nel bel mezzo di una crisi socio – economica Planetaria, a poche ore dell’appuntamento con le urne per il rinnovo del Parlamento Europeo, stiamo inciampando nella nostra ignoranza.

Quello del sapere e dell’insipienza è problema culturale e politico: sulle sue cause più o meno occulte, sulle sue risonanze più o meno europee, sulle sue forme più o meno evidenti e soprattutto sulle sue conseguenze per il futuro delle nuove generazioni.

Correva l’anno 2004, ottobre 29 sala degli Orazi e dei Curiazi, in Campidoglio, in diretta, la solenne cerimonia con 25 Capi di Stato e di Governo ai quali bisogna aggiungere altrettanti Ministri degli esteri.

In eurovisione in diretta la solenne cerimonia di firma della “Costituzione europea”.

La Costituzione Europea è stata pensata da pochi, 448 articoli con a latere 36 protocolli, firmata in mondovisione, ma non e mai entrata in vigore.

Ma la Costituzione e rimasta solo un librone. A bocciarla ci penseranno i francesi e gli olandesi in due referendum tra maggio e giugno 2005. A seppellire definitivamente una “creatura” che non avevano mai amato, hanno provveduto britannici, polacchi e danesi sospendendo i loro di referendum, e rendendo così impossibile la ratifica.

Storicamente un popolo che si dà una Costituzione, la mette a fondamento della propria cittadinanza: si dovrebbe dunque essere prima di tutto cittadini europei, e solo in secondo luogo francesi, polacchi o italiani. All’insaputa dei rispettivi cittadini i governi, non hanno voluto cedere una briciola del loro potere in favore di una sovranità Europea. Così, con la bocciatura della “Costituzione Europea”, hanno preso piede diversi movimenti populisti e anti-europei che puntano a destabilizzare tutti il Continente.

Affossata la Costituzione, i poteri ipotizzati per il Governo europeo furono appannaggio dei soliti Paesi più forti. Gli altri lo hanno consentito, anche perché molti dei loro rappresentanti nel Parlamento Europeo, hanno primeggiato in assenze e disinteresse.

È raccapricciante che nel dibattito politico a pochi giorni dal voto, nessuno ne parla?

Intanto Francesco, l’uomo che ha fatto ad Afragola il baciamano al ministro degli interni. Senza vergogna ma con fiera disperazione – “Faccio l’ambulante da trent’anni, ho fatto anche il carpentiere in nero, ora vendo solo calzini e basta. Il Ministro è un bravo governatore e che Dio lo benedica e che ci dia i soldi per il reddito di cittadinanza”.

Francesco fa parte di quei 5 milioni e 58 mila individui che vivono in povertà assoluta. Sono i disperati del Sud e del Nord: quelli che sperano in un salvatore chiunque esso sia; quelli che aspettano il “pacco”; quelli che votano il politico che mostra al popolino la divisa: povero, senza cultura, semi-analfabeta, cattolico.
Il colto del gruppo: “Perché poi una Confederazione Europea o una Costituzione Europea? Se davvero fosse necessario ci uniamo con i Paesi del Mediterraneo? E poi i partiti non devono cavalcare il popolo ma devono elevarlo e istruirlo e creare il consenso passo dopo passo, insieme al popolo”.

Del resto la Cultura è un Patrimonio, è l’ignoranza che è un costo.

A.M.I.CO.