Caro sindacato, c’è l’ho messa tutta, ma proprio non ti conosco!
Il sindacato che conosco io, ha molti dirigenti, sono proprio tanti, ma tutti provvisori, molti però fanno carriera e se non ce la fanno, puntano altrove facendo valere l’esperienza di sindacalista.
Il sindacato che conosco io, difende a spada tratta i suoi fidelizzati anche se i dirigenti sanno bene che hanno torto.
Il sindacato che conosco io, sostiene che non esiste il merito, ma tutti gli iscritti sono uguali e premia anche quelli che non ho visto mai.
Il sindacato che conosco io, fa affari dietro all’ideologia. Ma quando parla nessuno più crede nei proclami, nelle affermazioni e nelle esclamazioni e quando indice lo sciopero, sul risultato non ci crede nemmeno chi lo proclama davanti al microfono.
Il sindacato che conosco io, non bada e snobba gli interessi dei tanti, rei di non essere iscritti e fa di tutto per osteggiarli anche se di fronte ci sono giovani che non sono riusciti a convincere e chi s’infischia che hanno 30 anni e sono senza tutela e senza lavoro.
Il sindacato che conosco io, è un piccolo centro di potere, alla mercé del generale che si spartisce con se stesso il bottino delle trattenute.
Il sindacato che conosco io, va in Tv e parla a nome e per conto dei lavoratori, di tutti i lavoratori, anche se nessuno glielo abbia chiesto.
La cosa che mi fa incavolare e che io non lo conosco e non conosco i sindacati.
L’unico sindacato che ammiro, conosco e m’incanta è quello che fa di tutto per farmi risultare simpatico anche Marchionne.
Caro sindacato solo te conosco anche se non sei sindacato e fai finta di esserlo.
Senza Lavoro