L’accordo di libero scambio tra l’Unione Europea e il Canada, il Ceta, rappresenta un clamoroso attacco ai diritti dei cittadini e dei consumatori, nonché l’abdicazione dello Stato a favore degli interessi delle multinazionali e dei gruppi di potere che sono alla base di questo tentato accordo.
Alcune delle disposizioni previste dal Ceta, tra le quali quella che consente alle multinazionali di citare in giudizio i singoli Stati all’interno di un tribunale extra-territoriale, sono a dir poco aberranti e cancellano secoli di importanti conquiste democratiche.
Le posizioni sul Ceta del ministro Martina e del governo ci lasciano oggettivamente delusi e sbalorditi. Infatti questo provvedimento, tra le sue tante normative assurde, ne contiene anche alcune in grado di affossare il tanto sbandierato made in Italy. Il nostro appello va quindi a tutti coloro che amano l’agricoltura e lo Stato di diritto: fermare il Ceta è una priorità assoluta.