I dati sulla disoccupazione (cresciuta del 0,3% rispetto al mese scorso e ora pari al 13,2%) – dichiara il presidente nazionale Confeuro, Rocco Tiso – sono molto più che preoccupanti e misurano in tutta evidenza la distanza tra la retorica e le azioni tangibili e concrete. La questione giovanile ad esempio, sbandierata dall’esecutivo come una delle prime da risolvere, vede un tasso di disoccupazione cresciuto dello 0,6% rispetto al mese precedente. Ora sarà Jobs act a dare a queste generazioni un ulteriore e pesantissimo colpo.

Quel che è impossibile comprendere sono le effettive strategie, se ce ne sono, che il governo intende utilizzare per uscire fuori dalla difficile situazione economica. L’agricoltura ha dimostrato in questi anni, in evidente controtendenza rispetto ad altri settori, di poter essere il nuovo volano della crescita. Ma nessuna riforma è stata realizzata in tal senso e l’accesso al credito, le politiche giovanili nel primario, la riforma della filiera, la lotta al lavoro nero e la democrazia nel comparto agroalimentare sono ancora solo parole.

La serietà più volte richiesta dal presidente del Consiglio Matteo Renzi va finalmente applicata. E’ per questo – conclude Tiso – che chiediamo all’esecutivo di indicarci tempi e obiettivi da raggiungere nella lotta alla disoccupazione. Qualora non ci si riuscisse, però, sarebbe proprio la serietà tanto evocata a dover imporre una riflessione sul proprio operato e sull’opportunità di portarlo avanti.