CONFEURO: PIANI DI SVILUPPO RURALE, SERVONO IMPEGNI CHIARI DAI CANDIDATI ALLE REGIONALI

Set 10, 2020 | Comunicati

I fondi messi a disposizione dai Piani di Sviluppo Rurale europei sono una delle grandi occasioni perse dal nostro Paese – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente Nazionale Confeuro. Lentezze burocratiche, scarsa informazione e poca chiarezza in merito alle procedure rischiano di bruciare centinaia di milioni di euro, che possono invece offrire opportunità di crescita a migliaia di aziende agricole .
Crediamo che per i candidati alle prossime elezioni regionali la questione dei fondi europei per l’agricoltura debba rivestire carattere di urgenza e diventare uno dei principali temi in agenda. Chiediamo quindi a tutti gli schieramenti politici di prendere impegni precisi in merito. Per rilanciare il settore, bisogna infatti cominciare dai suoi problemi strutturali, mettendo gli agricoltori nelle condizioni di competere alla pari con quelli degli altri Paesi europei – continua Tiso.
Nel periodo 2014-2020 i Piani di sviluppo rurale (Psr) hanno potuto contare su una dotazione di quasi 21 miliardi di euro solo per l’Italia. Nonostante ciò, in oltre cinque anni il nostro Paese non è riuscito a spenderne neanche la metà: sono ancora disponibili 10,172 miliardi di euro. Di questi, oltre mezzo miliardo di euro rischia di essere disimpegnato in modo automatico tra pochi mesi, mentre il resto delle risorse potrebbe andare perso nei prossimi due anni. Solo la provincia di Bolzano e le regioni Veneto e Molise hanno superato il 60% della spesa programmata, mentre tredici regioni si fermano al di sotto del 50%. In fondo a questa classifica ci sono Puglia, Abruzzo e Marche, che non raggiungono neanche il 35% della spesa prevista.