I dati forniti dall’Istat evidenziano ancora una volta la situazione di sofferenza del settore agroalimentare – dichiara il Presidente della Confeuro Rocco Tiso – in particolare delle piccole aziende e dei coltivatori diretti he rischiano di perdere ulteriori vendite nei supermercati, stretti ancora una volta tra i prezzi competitivi delle grandi filiere industriali, spesso anche estere, e lo scarso potere d’acquisto della popolazione.
Le grandi aziende producono tanto e si possono permettere prezzi migliori – sostiene Tiso -. ma purtroppo generano anche molto spreco e strozzano il mercato della qualità, fatto da aziende spesso a gestione familiare, con colture biologiche che rispettano la biodiversità e la stagionalità dei prodotti.
Ci auguriamo che i consumatori possano scegliere sempre la qualità – conclude Tiso – soprattutto alle porte dell’EXPO 2015 sul tema della nutrizione, sarebbe importante che le istituzioni intervenissero con un sostegno decisivo per i piccoli agricoltori e creassero campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini, in favore della scelta della qualità, della filiera corta e della sostenibilità dei prodotti.