CONFEURO: REGOLARIZZARE STAGIONALI PER SALVARE RACCOLTI E COMBATTERE CAPORALATO

Apr 24, 2020 | Comunicati

Lo sfruttamento dei braccianti agricoli non si ferma neanche in piena emergenza – dichiara il presidente nazionale Confeuro Andrea Michele Tiso. L’ultimo caso di caporalato in provincia di Latina fa comprendere la gravità del fenomeno, che spesso riduce i lavoratori dei campi in condizioni di schiavitù: braccianti italiani e stranieri senza alcuna copertura sanitaria erano costretti a lavorare anche dieci ore al giorno per meno di quattro euro l’ora.
Nel rivolgere il nostro ringraziamento alla Polizia di Stato di Latina che è riuscita ad arrestare i responsabili, rivolgiamo un nuovo appello al Governo per procedere al più presto alla regolarizzazione degli stagionali per combattere il caporalato e il lavoro nero nelle campagne – continua Tiso.
La regolarizzazione favorirebbe non solo il rispetto dei diritti dei lavoratori, ma contribuirebbe anche a creare corsie legali per un più rapido impiego della manodopera nei campi, dove manca la forza lavoro per i raccolti stagionali. Come ha ribadito la ministra per le Politiche agricole Bellanova, mancano ancora all’appello tra i 270 e i 350mila lavoratori per la raccolta agricola. In questo scenario, non è più possibile attendere. Ogni giorno perso implica la perdita di prodotti che non raggiungeranno mai i mercati, un rischio di aumento dei prezzi per alcune derrate e una danno economico per le imprese agricole che stanno facendo di tutto per non interrompere le loro attività.