CONFEURO: SISMA EMILIA, ALLERTA PER LA LIQUEFAZIONE DELLE SABBIE

Mag 29, 2012 | Comunicati

Il Presidente nazionale della Confeuro Rocco Tiso esprime la sua preoccupazione per la nuova scossa di terremoto avvenuta questa mattina alle 9 in Emilia-Romagna, con epicentro a Mirandola, che ha causato almeno 10 morti. La magnitudo di 5,8 ha provocato numerosi crolli, aggiungendosi alle molteplici lesioni provocate dall’identica scossa della scorsa settimana, che ha fatto contare 200 milioni di euro di danni nel solo settore primario.

Molti capannoni agricoli in tutta la campagna emiliana hanno ceduto. Inoltre – sostiene Tiso – desta non poca preoccupazione il sorgere del fenomeno chiamato “liquefazione delle sabbie”, che ha procurato parecchie crepe agli edifici costruiti sui dossi dei vecchi alvei fluviali, generalmente vecchie case di campagna in mattone.

Il geologo Paride Antolini la scorsa settimana aveva spiegato che una nuova scossa di elevata magnitudo avrebbe portato a un riacutizzarsi del problema. Il sisma di uguale intensità – dichiara Tiso – è arrivato proprio questa mattina e dai primissimi rilevamenti effettuati si evince che il fenomeno interessa primariamente i terreni agricoli e potrebbe portare a conseguenze anche molto gravi.

Lo stato di allerta pertanto – conclude Tiso – deve essere predisposto ai massimi livelli, perché il rischio di incrementare ulteriormente i danni al comparto agroalimentare è sostanziale. Alcuni geologi volontari si stanno occupando di cartografare le zone colpite in Emilia per riscontrare l’entità e l’ampiezza dei danni, e gli accertamenti sono ora più che mai di primaria importanza, poiché il fenomeno qui descritto può essere prima di tutto pericoloso per la vita dei cittadini, a cominciare dagli operatori che lavorano sui campi.