DECRETO FLUSSI – CONDIVIDIAMO SFORZO DEL GOVERNO MA SERVE PIÙ CORAGGIO

Lug 18, 2023 | Comunicati, NEWS

Con il Decreto Flussi, recentemente approvato dal Governo sono previsti 452mila ingressi di lavoratori non comunitari nel triennio 2023/2025. Un numero in netta crescita e in contrasto con quanto accaduto con i precedenti Governi che avevano quasi azzerato gli ingressi tra il 2012 e il 2020.

La difficoltà a reperire manodopera in due settori chiave come quelli dell’agricoltura e del turismo ha costretto il governo ad approvare un nuovo decreto flussi. Il fabbisogno rilevato è di circa 833 mila unità ma il decreto ne prevede l’accesso di quasi la metà.

Per l’anno in corso si attendono quindi 82.705 persone extracomunitarie; di queste 44mila come lavoratrici stagionali. Le risorse saranno impiegate come elettricisti, idraulici, addetti ai settori dell’assistenza familiare e socio-sanitaria, operatori sociosanitari. Per il lavoro subordinato stagionale sono previsti ingressi per i settori agricolo e turistico-alberghiero. Altra novità introdotta dal decreto è il passaggio a una gestione triennale dei flussi, indispensabile per fornire le informazioni necessarie alle decisioni di assunzione e organizzare l’accoglienza.

Condividiamo la misura e gli sforzi fatti dal governo Meloni, ma serve più coraggio – afferma Andrea Michele Tiso, presidente di Confeuro.
Attualmente il numero di ingressi disponibili ricopre meno della metà del fabbisogno nazionale. Il nostro Paese ha bisogno di apporto lavorativo straniero in particolare nel settore agricolo. Ma per sconfiggere fenomeni come lavoro nero e caporalato bisogna fare i “conti” per bene – termina il presidente Tiso.