FRODE NELL’EXPORT

Lug 10, 2018 | Dalla Confeuro

I truffatori operano in modi sempre più sofisticati. Diversi membri di evofenedex sono già stati ingannati da indirizzi mail apparentemente attendibili e compratori falsamente affidabili. Uno dei membri ha raccontato come è diventato vittima di una sofisticata frode sulle esportazioni.
Esportare merci verso un acquirente apparentemente affidabile in Africa e poi perdere le tracce del carico: è quanto accaduto a diversi membri di evofenedex. Un acquirente, valutato come affidabile da banche e assicuratori sembra essere scomparso nel nulla dopo la spedizione. Questa forma di crimine ricorda il furto d’identità ed è difficile da risolvere per le forze dell’ordine, oltre a non essere compensata dall’assicurazione.
Uno dei membri truffati ha voluto condividere la sua storia per mettere in guardia gli altri esportatori. “Sembrava un ordine interessante da parte di una multinazionale rispettabile, in cui venivano richiesti otto container pieni da inviare a una filiale in Uganda – ha dichiarato l’amministratore delegato dell’azienda truffata – Il contatto è andato bene ed era chiaro che il cliente conoscesse bene il mercato”. Non appena la banca e l’assicurazione si sono messe d’accordo, i container sono stati spediti. “Per caso, nello stesso periodo, un collega si trovava nelle vicinanze della sede del cliente inglese e ha deciso di capire se fosse interessato a effettuare altri ordini in futuro. Tuttavia, l’azienda in questione ha dichiarato di non sapere assolutamente nulla di tutta la faccenda, non avendo mai effettuato alcun ordine e non conoscendo coloro che si erano spacciati per responsabili agli acquisti”.
In quel momento sono partiti tutti gli allarmi e l’ordine è stato controllato accuratamente. Si è scoperto che tutte le comunicazioni erano avvenute con le stesse persone spacciatesi come buyer dell’azienda inglese. Non sono state ricevute email da altri dipartimenti come l’amministrazione, l’ufficio acquisti e simili. Inoltre, l’indirizzo email sembrava il medesimo della società inglese reale, tranne che per una sola lettera alterata. L’azienda è riuscita a recuperare 5 degli 8 container agendo rapidamente. Il danno, in ogni caso, corrisponde sicuramente a una tonnellata. Questa storia è paragonabile a quella di altri operatori.
La polizia sta contattando le vittime per ottenere delle denunce. Gli esperti valuteranno poi se l’indagine sia fattibile. Prima che gli agenti possano recarsi nei paesi di destinazione, spesso africani, est-europei o mediorientali, viene applicata una procedura che richiede molto tempo e questo aiuta il truffatore a dileguarsi. Inoltre, non ha senso chiamare l’assicurazione perché la frode non è coperta.

Fonte: FreshPlaza