Approfittando dell’ormai avvento del periodo estivo ci vorremmo permettere di dare un piccolo suggerimento al presidente del Consiglio, ai ministri e a tutto il governo, quello di rilassarsi un po’.
Per intenderci, non vogliamo dire che nei due rami del Parlamento ci si è uccisi di fatica nel tentare di risolvere i tanti problemi dei cittadini, ma è comunque chiara la tensione con la quale si risponde ad ogni critica mossa. Purtroppo o per fortuna però, con buona pace di tutti, la democrazia è anche questa.
Di provvedimenti che reputiamo sbagliati ce ne sono davvero tanti, in particolare per quel che riguarda il settore agroalimentare e l’assetto costituzionale che si vorrebbe cambiare. Ma la democrazia, torniamo a ripeterlo, è anche questa no? E’ quella che permette a noi di non essere d’accordo con il governo e al governo di non essere d’accordo con noi. Ma non è solo questo il vero significato della democrazia. La sue radici più profonde e belle stanno in ben altro, e cioè nella possibilità di discutere delle diverse opinioni per cercare delle soluzioni comuni. E’ qui però che la nostra, di democrazia, si sfalda.
In questa legislatura non è accaduto nemmeno una volta che il governo cambiasse opinione dopo aver ascoltato i cittadini o le parti sociali, e questo può significare solo una cosa: che il presidente del Consiglio, per una ragione a noi sconosciuta, si è convinto di essere un’unto dal Signore. Bene, a prescindere da come ci sia arrivato a questa convinzione, (spiace essere noi a doverglielo rivelare) così non è.
La stanchezza fa brutti effetti, lo sappiamo. E poi lo stress, lo smog, il traffico di Roma e le scie chimiche non aiutano, sappiamo anche questo. Ma il Paese non può permettersi ulteriori deliri come quelli dei decenni precedenti, ed è per questo che, con il massimo rispetto, ribadiamo al presidente del Consiglio di approfittare dell’estate per rilassarsi un po’.