LA PRESIDENZA CONFEURO PRESENTA LE SUE DIMISSIONI

Dic 15, 2016 | NEWS

di Rocco Tiso.

Domani si riunirà, nei locali della sede Sociale di Via Nomentana. 133 4°p,
LA PRESIDENZA NAZIONALE CONFEURO, che si presenta dimissionaria
per pototestare civilmente e nel rispetto delle regole per LA GRAVISSIMA
crisi istituzionale determinatasi dopo l’inequivocabile responso del referendum confermativo istituzionale.

La Confeuro, unica organizzazione agricola realmente autonoma nel paese e in Europa, chiama le associazione territoriali e gli organismi costitutori (promessi e aderenti), a partecipare alla CONFERENZA NAZIONALE ELETTIVA, convocata per la primavera 2017 per discutere sullo stato della democrazia costituzionale della repubblica, sempre nel rispetto delle autorità costituite, ma soprattutto nel rispetto dei cittadini italiani e dei tanti piccoli agricoltori, produttori agricoli e contadini che hanno scelto liberamente la strada della libertà di pensiero con il voto espresso domenica 4 dicembre 2016. Questi stessi cittadini che, però, sono stati costretti a subire scelte che poco onorano i valori di lealtà, legalità e soprattutto d’orgoglio e dignità; quei valori che le nostre istituzioni hanno calpestato con la nomina del nuovo governo.

Lo slogan che accompagnerà l’assise sarà: NEL CUORE LA TERRA.
Arriveremo alla Conferenza Nazionale con un direttorio costituito dalle maggiori organizzazioni che hanno dato vita alla Confederazione: Eurocoltivatori, Federazione Italiana Piccoli agricoltori, Associazione Pensionati Europei, il Caf Labor, Migranti, Euroform, E-Academy. Il direttorio gestirà e darà continuità agli oltre 300 operatori in forza all’istituto di Patronato Labor, promosso dalla Confeuro e riconosciuto dal Ministero del lavoro.

Il nostro gesto di proclamare le dimissioni vuole con forza ribadire che non resteremo mai silenti di fronte all’ennesimo abuso nei confronti della democrazia. Finché la politica italiana vorrà rimanere avulsa e irrispettosa nei confronti dei suoi stessi cittadini, la Confeuro farà sentire la propria voce, e non dimenticherà, d’altro canto, di dare voce al mondo che lei stessa tutela e protegge: quel mondo legato agli agricoltori e alla terra, a quei valori che da sempre hanno contraddistinto l’Italia, e che ormai da troppi anni sono stati calpestati senza alcun rispetto dalle nostre stesse istituzioni.