PADRI IGNORATI? FIGLI COSTITUENTI – (A.M.I.Co.)

Lug 9, 2019 | Dalla Confeuro

Circolano con insistenza voci che, per cambiare in meglio lo Stivale, le tattiche che pagano vanno da nemmeno uno straccio di programma, dimostrare nei fatti che mai hai lavorato, girovagare a spese dei contribuenti, sempre pronti ai selfie e ingozzarsi ovunque. Poi combattere gli unici nemici dell’Italia, i clandestini, alimentare lapidi senza nomi e senza fiori, scavare fosse ideologiche, fuochi d’artificio, luminarie magiche, bolle di sapone, aria fritta. Proprio questo repertorio invidiabile sciorinano i pionieri del Cambiamento ma nei fatti – “come prima più di prima governerò”.

Chi l’avrebbe mai immaginato che i “pattisti” alla tedesca, facessero peggio del peggiore malgoverno della 1a Repubblica.

Quelli della prima, non parlavano di giovani, questi della ? fanno a gara tutti parlano di giovani, futuro ambiente, sostenibilità e sviluppo, ma quando si tratta di legiferare guardano dallo spioncino della loro porta e ci mettono dentro solo ciò che fa comodo.

Finché il tracollo della nostra economia viene raccontato con l’intento di assolvere o discolpare l’uditorio, di farlo sentire vittima e con la coscienza a posto, di coccolarlo, di rabbonirlo e magari di strappargli il suo voto, non capiremo mai cosa è successo davvero e tutto resta il vecchio ritornello mistificatorio.

Un pizzico di coraggio per dire pane al pane e vino al vino, per decenni il nord-ovest del mondo si era procurato il suo benessere attraverso un modello di sviluppo insostenibile, basato su due tacite premesse: primo, che la natura potesse essere sfruttata senza limiti e senza scrupoli; secondo, che gli altri popoli del mondo se ne restassero a morire di fame.

Intanto lo Stivale, rispetto agli altri paesi industrializzati, è riuscito nel capolavoro di allineare un enorme debito pubblico, una tassazione schiacciante, una evasione fiscale spaventosa, senza crescita e una popolazione fatta per i 4/5 di anziani.

Adesso il banco è saltato. Gli altri popoli hanno iniziato a scrollarsi di dosso il loro stato di minorità.

Noi invece siamo davanti ad un bivio, ammettere le responsabilità e ricercare i rimedi, oppure siamo destinati a scomparire negli abissi della più cieca “presunzione”, come l’opzione leghista. Sceglierla equivale a rimanere in agonia, distraendoci con la caccia al negro e con la gogna mediatica.

Si cambia ragionando, guardando in faccia alla realtà, imponendo la trasparenza e investendo sull’istruzione, sfruttando l’innovazione e recuperando la parte del mondo che forzatamente è spopolato

Basta con la politica televendita, chi vuole fare politica deve farlo a viso aperto, assumendosi le responsabilità. A.M.I.Co aderisce alla raccolta firme per una legge di iniziativa popolare, “Figli Costituenti” per aggiornare la Costituzione con i nuovi princìpi di equità fra generazioni, difesa dell’ambiente e sviluppo sostenibile. Noi con quella
parte di giovani che sono stanchi di venire fregati. Per i quali strillare contro l’Europa, il neoliberismo, le Onlus e le Ong., mentre l’economia collassa non è una fine onorevole. Per i quali il problema del governo non è che è cattivo, ma è bugiardo e continua a fregarli.

È incontrovertibile che siano le nuove generazioni a riordinare i cocci di un recente passato, assai inglorioso, e a riscrivere le nuove regole che Interpretano i cambiamenti geopolitici in atto.

A.M.I.Co.

FIGLI COSTITUENTI

… una proposta di legge di iniziativa popolare presentata da Andrea Mazziotti e Piercamillo Falasca, entrambi membri di +Europa, che mira a inserire in Costituzione la sostenibilità ambientale e generazionale.

Questi gli articoli della costituzione che la legge andrebbe a cambiare:

ART 2

La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale anche nei confronti delle generazioni future. Promuove le condizioni per uno sviluppo sostenibile.

ART 9

La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica [cfr. artt. 33, 34]. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Riconosce e garantisce la tutela dell’ambiente come diritto fondamentale.