SOVRANI DI CHE..? (A.M.I.Co.)

Giu 14, 2019 | Dalla Confeuro

I giovani, che credono in un futuro diverso si domandano se la prossima sarà l’Europa di tutti o solo degli altri, atteso che l’Italia sta facendo salti pindarici per restare ai margini e non contare un fico secco! Un’impressione che potrebbe diventare una certezza il 9 luglio prossimo se dovesse andare avanti la procedura d’infrazione sul debito italiano. Fiutando l’aria che tira il premier Conte ha chiesto una soluzione equilibrata per le nomine europee, tenendo conto della collocazione geografica dell’Italia e del suo peso demografico. In poche parole: con il governo giallo-verde l’Italia, per la prima volta, in Europa è all’opposizione e la coalizione tra popolari, liberali, socialisti e verdi ci terrà fuori il più possibile dal giro che conta.

Lo stesso Macron ha dichiarato che “L’Europa ha bisogno di volti nuovi e di persone che sappiano incarnarne i valori”. Forse Macron ha voluto in questo modo rafforzare l’asse franco-tedesco, magari intende consolidare le richieste della Francia per ottenere qualche commissario di peso come quello all’Economia e guarda pure al rinnovo della Banca centrale europea in vista dell’addio di Mario Draghi. L’Italia alla Bce, nel 2020 rischia di restare senza neppure un rappresentante nel comitato direttivo.

Noi non abbiamo nessun nome da fare anche perché di alleati, a Bruxelles, questo governo ne ha davvero pochini. Per la prima volta in tanti anni siamo all’opposizione, e si vede. Basti pensare all’isolamento nell’Europarlamento. Gli eurodeputati dei Cinquestelle vagano alla ricerca di un gruppo in cui entrare: tra le opzioni c’è quella di fare sodalizio con Nigel Farage, con il paradosso che dopo il 31 ottobre, con la Brexit, questi non sarà più nel Parlamento. E la stessa Lega entrerà in un gruppo di sovranisti che sarà soltanto il quinto per dimensioni. Ma anche i partiti italiani che fanno parte della maggioranza non se la passano bene.
In questo clima a peggiorare la situazione sono le dichiarazioni dei vicepremier che ritengono l’attuale commissione Ue delegittimata ad agire. Intanto per la prima volta nella storia dell’Unione Europea uno Stato membro, l’Italia, potrebbe essere vittima di una procedura di infrazione per debito eccessivo. Una prospettiva che già era stata ventilata l’anno scorso ma che si è concretizzata quando il 29 maggio la Commissione europea ha fatto il primo passo previsto dal provvedimento: inviare una lettera di ammonimento indirizzata al Governo. E chi ha scritto quella lettera, avverte la presidenza del Consiglio, è un esponente tedesco della commissione che con noi ha il dente avvelenato. Senza contare che nel negoziato Ue-Italia arriverà presto un terzo incomodo, i mercati, con i quali in genere non si tratta.

Padroni a casa nostra, ultimi in Europa: così il sovranismo ci ha reso irrilevanti ad ogni livello europeo. Quale diritto e quali ragioni autorizzano i “padreterni” protempore a cancellare le aspettative dei nostri ragazzi che hanno una sola “colpa” quella di sperare in un futuro, di pace ed una esistenza dignitosa?

Si possono impedire sentimenti di equità, fratellanza e unità dei popoli?
Coloro che ci stanno provando, quale responsabilità assumono se, a medio termine, il filo della speranza si spezza. Qualche tifoso griderebbe “noi siamo sovrani!”.

SOVRANI DI CHE ??

A.M.I.Co.