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Apr 10, 2018 | Dalla Confeuro

Ci sono due fenomeni, che dipendono direttamente dall’agricoltura:
– si continua a morire di fame, di malnutrizione e mancano i farmaci;
– le terre sono sempre più abbandonate perché chi si dedica alla coltivazione diretta, rischia di chiudere, perché non ha reddito.
Intanto il direttore della FAO Graziano da Silva, ha lanciato un appello affinché i sistemi alimentari siano più sani e sostenibili. L’ha fatto all’apertura del Secondo Simposio internazionale di Egeo- ecologia, tenutosi a Roma nella sede FAO.
Da più parti su legge di Agro – ecologia indicata come il futuro della nuova agricoltura più produttiva e sostenibile. Mettendo insieme conoscenze tradizionali e conoscenze scientifiche, l’agro-ecologia applica approcci ecologici e sociali ai sistemi agricoli, concentrandosi sulle ricche interazioni esistenti tra piante, animali, persone e ambiente.
Successivamente Da Silva, ha sostenuto, che la maggior parte della produzione alimentare si basa su sistemi agricoli ad alta intensità di risorse, con un costo elevato per l’ambiente e di conseguenza il suolo, le foreste, l’acqua, la qualità dell’aria e la biodiversità continuano a degradarsi. Poi ha lamentato una epidemia di obesità e auspica un cambiamento delle tecniche di trasformazione dei prodotti agricoli, anche per la genuinità e per debellare la fame.
Il Direttore della Agenzia ha poi sollecitato i responsabili delle politiche nazionali a fornire un maggiore sostegno economico all’agro-ecologia.
Gli fa eco, il presidente del Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (IFAD), che tra l’altro sostiene che una produzione diversificata deve essere accompagnata da diete diversificate, e venire accettata da consumatori consapevoli delle implicazioni nutrizionali e climatiche.
All’evento molto partecipato, sembra ci siano politici professionisti accademici rappresentanti del settore privato, amministratori e le agenzie ONU.
Un esempio pratico di agro-ecologia è offerto dagli agricoltori cinesi che da secoli hanno ideato un intelligente ecosistema in cui le foglie di gelso alimentano i bachi da seta i cui rifiuti organici vengono poi usati come cibo per i pesci. Il materiale organico presente negli stagni è quindi utilizzato come fertilizzante per i gelsi, completando così un circolo virtuoso di produzione.
L’agro-ecologia può anche migliorare la capacità di risposta dei piccoli agricoltori familiari, specialmente nei paesi in via di sviluppo dove più alta è la malnutrizione. Può contribuire alla produzione e al consumo di alimenti sani e nutrienti e promuovere l’economia e i mercati locali. Questi molteplici vantaggi rendono l’agro-ecologia un percorso importante per raggiungere l’Agenda 2030 e affrontare le sfide interconnesse.
L’ultimo giorno e stata lanciata l’iniziativa Scaling – up.(aumento — progressivo). Il tutto mira ad incoraggiare processi di transizione agro- ecologici più inclusivi attraverso le conoscenze di nuove tecniche della trasformazione dei sistemi alimentari e agricoli.
Interpellati gli agricoltori molti giudicano positiva la Scalini- up, e riconoscono che la produzione agroecologica, poiché è artigianale e impiega maggior lavoro umano, ha costi di produzione più elevati e andrebbe remunerata meglio; perciò sarebbe necessario introdurre politiche di promozione e sussidi che proteggano l’agroecologia e i piccoli produttori.
In questa direzione si è mosso il Brasile, dove per l’agricoltura sono stati istituiti due Ministeri: quello dell’agricoltura, per i grandi produttori e quello dello sviluppo rurale, per i piccoli produttori, con progetti di ricerca, ampliamento e politiche agricole specifiche per l’agricoltura di nicchia. Nella sostanza il Ministero per lo sviluppo ha più risorse del ministero dell’agricoltura.
È un esempio da non sottovalutare. Proprio in Italia, ci sono due diverse agricolture, ma i piccoli agricoltori del Belpaese rispetto ai contadini brasiliani, sono ignorati. Ignoranza dei politici o potenza della politica ignorante?